NUOVA ZELANDA: luogo incontaminato dove la natura regna sovrana
Come non rimanere incantati dalle grandi aree desertiche o dai picchi innevati dell'Isola del Sud, così come dai vulcani attivi e dai magnifici geyser situati nel distretto di Rotorua nell'Isola del Nord?
Ma la Nuova Zelanda è molto di più, oltre alla sua prorompente natura, qui abita una cultura forte ed autentica, che affonda le radici nelle millenarie tradizioni degli abili artigiani Maori, per giungere fino a noi con la street art d'avanguardia di città come Dunedin.
Nuova Zelanda, un nome che suggerisce e riporta subito alla mente terre lontane, vergini, incontaminate. Un arcipelago che per lunghissimo tempo è rimasto isolato, non toccato dalla mano dell’uomo, e ha permesso alla sua natura di crescere libera, rigogliosa e selvaggia, cullata dai venti del mare e bagnata dalle piogge cadute dalle lunghe nuvole bianche che percorrevano il suo cielo. Un autentico regno delle meraviglie che ancora oggi, nonostante l’arrivo e le trasformazioni attuate dall’uomo negli ultimi due secoli, conserva una fauna e una flora peculiari, introvabili in nessun’altra parte del mondo.
La Nuova Zelanda è una terra da capire, da amare e rispettare. La si può capire ripercorrendo la sua storia, che non ha visto traccia umana fino all’anno Mille, quando i primi Maori toccarono le sue coste, rimanendo affascinati e colpiti dalla sua abbondanza. Era un territorio così ricco e poetico che pensarono di farne la propria casa, donandole nomi evocativi e lasciandoseli suggerire dalla natura stessa e dai miti polinesiani: e così quel luogo sconosciuto divenne Aotearoa, la terra dalla lunga nuvola bianca. Fino al 1800, quando l’espansionismo coloniale europeo non raggiunse anche queste zone agli antipodi del mondo, questa terra permise ai maori di vivere isolati nel proprio piccolo universo, cacciando, pescando e coltivando patate.
La Nuova Zelanda è poco più piccola dell'Italia così che in un viaggio riusciamo a vederela in maniera approfondita. E qual'è il modo migliore per visitarla? On the road. Ma non esistono autostrade, non ci sono autogril o caselli. Le strade sono come delle provinciali e il traffico è assente. Ma i limiti di velocità (70-90 km/h e 40 km/h nei centri abitati) non consentono di correre ed è in questo che la vera ricchezza del paese si materializza: il mentre è più importante del dove. Il viaggio diventa più bello della meta, anche per l'eterogeneità dei suoi paesaggi: Isola del Nord, l'Isola del Sud, l'Est e l'Ovest. Un viaggio a ritmi lenti, un viaggio d'altri tempi!
Anche se l'auto a noleggio rimane il modo migliore per esplorare il paese (si guida a sinistra e serve la patente internazionale), un'alternativa è l'autobus: i collegamenti sono ben organizzati e servono anche le località più remote di entrambe le isole ( compresi i punti di inizio e fine di numerosi sentieri).
Un'idea originale e comoda per godere dei paesaggi perfetti della Nuova Zelanda è un viaggio sul treno TranzAlpine da Greymouth a Chistchurch passando dal Parco Nazionale di Arthur's Pass. L'intero viaggio da costa a costa, dura 4,5 ore e passa attraverso le spettacolari Alpi del Sud con panorami spalancati, cime frastagliate e vaste foreste pluviali di faggi.
Un viaggio in Nuova Zelanda si può fare in tutte le stagioni, ma nel pieno inverno neozelandese (giugno-agosto) alcuni passi sono chiusi perchè nevica.
Un itinerario consigliato per chi visita per la prima volta la Nuova Zelanda è:
Auckland, Rotorua, Napier, Wellington, Punakaiki Pancakes Rocks, Franz Josef, Queenstown, Te anau, Dunedin Otago, Christchurch.
E poi si vola alle Fiji o alle Cook !!!
Commenti
Posta un commento